Asti Teatro, giunto alla sua trentaduesima edizione, è un festival che guarda avanti, alla creatività giovanile, al futuro del “fare” teatro, pur senza dimenticare la strada maestra tracciata dai grandi del panorama nazionale e internazionale.
Dal 24 giugno al 2 luglio, dieci giorni di spettacoli, incontri, animazione urbana; una città-laboratorio che si modella per un progetto ricco di suggestioni e articolato su molteplici linee programmatiche.
Molti gli appuntamenti presentati in prima nazionale, curati da interpreti d’eccezione. Uno sguardo allo “stato delle cose” del nostro teatro che prosegue la lunga tradizione di questo festival, da sempre ispirato dall’originalità di scelte innovative e non consuete.
L’apertura e la chiusura della rassegna saranno affidate a spettacoli “in piazza” di grande impatto, mentre le altre rappresentazioni avranno luogo in cortili, giardini, chiese sconsacrate, per un “teatro fuori dai teatri”.
Il Festival dedica una rassegna monografica a David Mamet, drammaturgo, regista e sceneggiatore tra i più importanti della scena americana contemporanea. In programma due rappresentazioni teatrali in prima nazionale (Variazioni sull’anatra e Glengarry Glen Ross), una lettura scenica (Una vita in teatro) e la proiezione di due film tratti dai suoi testi (Americani e Gli Intoccabili).
Da segnalare anche la sezione “Best Off”, residenze teatrali in luoghi storici della città, dove alcune giovani compagnie daranno vita a spettacoli, letture, prove aperte e incontri.
Asti Teatro, fedele alla sua vocazione ispirata al “nuovo”, ha promosso un bando di concorso indirizzato ad artisti e compagnie under 30, finalizzato alla produzione di uno spettacolo da distribuire sul territorio nazionale. Il concorso, battezzato “Scintille”, ha individuato otto progetti che nell’arco di due giorni saranno presentati in quattro cortili del centro storico con “assaggi” di venti minuti, ripetuti nel corso della serata. Il vincitore, scelto dal pubblico e da una giuria di operatori teatrali, riceverà un premio di produzione e la possibilità di un’ampia circuitazione promossa da Asti Teatro.